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Il pensiero filosofico di Antonio Rosmini ha ricevuto negli ultimi anni un interesse sempre crescente da parte di studiosi italiani e stranieri. Soprattutto la sua filosofia giuridico-politica è meritevole di attenzione perché rappresenta uno sforzo fecondo di far dialogare il Cristianesimo con la modernità. Per questa ragione, il tentativo di far interagire la filosofia di Rosmini con quella di Hayek si rivela interessante per le problematiche che riesce a sollevare: il primato della persona umana, il rifiuto del razionalismo o costruttivismo, la critica alla concezione pianificata del mercato, la non opposizione tra religione e liberalismo e, infine, la compatibilità tra modernità e Cristianesimo. Il compito che il volume vuole assolvere è quello di mostrare come la filosofia rosminiana sia uno strumento importante (anche se bisognoso, come ogni cosa umana, di continui aggiornamenti) per la corretta interpretazione della modernità e del ruolo della religione cristiana. L'autore mostra, così, come il pensiero politico-giuridico rosminiano sia nella sua quintessenza "liberale" e come la filosofia di Hayek sia uno strumento fondamentale per un'adeguata interpretazione delle dinamiche interne alla società occidentale.